CMC 250 GTO: FRONTALE SBAGLIATO?

Approfondimento che cerca di sfatare, in parte, un equivoco che circola da tempo

Tempo fa mi capitò di leggere su svariati forum e gruppi di un “problema” riguardante uno dei più apprezzati modelli prodotti da CMC, ossia la Ferrari 250 GTO. Tutti gli appassionati conoscono questa splendida autovettura, tutti abbiamo le sue linee scolpite nella mente.
Molti però, da quando CMC pubblicò la prima foto di anteprima del modello da lì a poco commercializzato, sottolinearono subito una differenza riguardo il frontale della vettura: la versione riprodotta da CMC mostra un muso più piatto: le calotte dei fari risultano più “protratte” verso il frontale della vettura, dove risiedono le prese d’aria circolari. Questa “novità” fece storcere il naso a molti collezionisti. Qualcuno, addirittura, si spinse ad affermare che si sarebbe “tenuta stretta” la versione Kyosho poiché “più fedele alle vere linee dell’auto reale” anche se meno dettagliata.

Sfatiamo subito questo equivoco: il frontale della 250 GTO replicato da CMC è corretto, quantomeno per quanto riguardano le versioni non da gara, ossia le colorazioni rosso, silver, blue e giallo. Sono giunto a questa conclusione dopo una piccola ricerca che mi ha visto visionare alcune foto d’epoca che sono risultate in contrasto con quanto si legge in giro in parecchi forum. Lo stesso ragionamento non vale però per le versioni da gara (Le Mans, Targa Florio e Tour de France) poiché hanno chassis differenti.

Ritornando alle “versioni lisce”, il problema sta nel quale foto la gente visiona. La stragrande maggioranza delle immagini che restituisce la rete fanno parte di determinate numerazioni dello chassis della 250 GTO e spesso non sono relative a quello scelto da CMC. Ai tempi, le carrozzerie venivano realizzate a mano da veri e propri artigiani. È ovvio che dal lavoro fatto a mano ne conseguivano inevitabilmente delle piccole differenze tra un telaio ed un altro. La lamiera veniva lavorata e modellata su una matrice in legno: questa sagoma di base poteva subire delle variazioni tra una vettura e l’altra. Addirittura, come vedremo, la stessa auto subiva più variazione nel tempo a causa degli incidenti.

Ferrari 250 GTO 3D scans and body buck | Ferrari, Gto, Retro cars
Modello 3D della possibile matrice in legno utilizzata per la scocca della 250 GTO – Crediti: 3D Engineers

CMC ha da sempre comunicato che il modello da loro prodotto si rifà allo chassis 3809GT. Esaminando le foto di repertorio e quelle più recenti si giunge subito alla conclusione che CMC ha esattamente replicato quell’auto, compreso il frontale un po’ diverso dagli altri telai. Inoltre, la tecnica di CMC è molto precisa, poiché utilizza la scansione laser con nuvola di punti.

Dunque, per i possessori della 250 GTO CMC ho una buona notizia: tirate un sospiro di sollievo qualora foste convinti del “problema”. Semplicemente non esiste. Il modello è l’esatta replica dello chassis 3809GT. L’errata convinzione che il frontale fosse sbagliato nasce dal fatto che questo particolare chassis è meno conosciuto e non fa parte dell’immaginario collettivo comune. Di seguito la foto confronto che, erroneamente, spesso si utilizza.

Il “confronto” errato sulla quale, ancora oggi, molti si basano – Crediti: web

È ovvio che l’auto reale in alto è un altro chassis rispetto quello cui si è riferito CMC. Da notare infatti la mancanza della presa d’aria dietro il finestrino laterale che sulla vettura con chassis numero 3809GT è presente come vedrete nelle prossime foto.

L'immagine può contenere: auto
La vettura scansionata da CMCCrediti: Asphalte.ch

Si nota chiaramente come il frontale coincida col modello, con le calotte dei fari più allungate verso il musetto della vettura, similmente replicate in scala 1:18. Presente anche la presa d’aria dietro il finestrino laterale. Sotto, un’immagine del modello CMC nella stessa posizione per agevolare il confronto. La replica è assolutamente fedele.

La replica prodotta da CMC – Crediti: mydiecastcars.com
L'immagine può contenere: auto
Una vista frontale della vettura reale – Crediti: web

Come già evidenziato prima, è evidente come le calotte dei fari anteriori si proiettino maggiormente verso la “bocca” della vettura eliminando, di fatto, quel tipico “musetto” sporgente che siamo abituati a vedere da sempre in molte altre repliche più o meno di pregio. Non saprei dire, con precisione, se questa caratteristica del telaio 3890GT c’è sempre stata oppure è una modifica del restauro (vecchie foto suggerirebbero che il frontale originale fosse diverso, le trovate a fine articolo). Sta di fatto che ad oggi la vettura ha questo aspetto.

Vista frontale della replica proposta da CMC – Crediti: carmodel.com

In foto una vista frontale del modello prodotto da CMC. La replica è perfetta. Il frontale non è quindi “errato” come molti credono, ma ricalca alla perfezione il telaio di riferimento dopo il restauro. In basso, invece, si può ammirare la vettura in una gara del 1965.

Ferrari 250 GTO 3809GT in gara a Stuttgart nell’agosto nel 1962 – Crediti: Andreas Birner Collection
Ferrari 250 GTO al 3809GT al Nürburgring nel 1980, la configurazione del frontale è identica a quella odierna – Crediti: Markis Kiesgen

Analizzando le foto di repertorio è evidente come l’auto sia stata modificata nel tempo. Nei primi anni il frontale presentava calotte più piccole, con due prese d’aria ovali ai lati e indicatori di direzione alloggiati all’interno del musetto. Dopo il 1965, a causa di numerosi incidenti, l’auto fu pesantemente modificata. Infatti, in questa foto del 1980, troviamo un frontale uguale alla configurazione odierna.

Forse molti avrebbero preferito la configurazione antecedente al 1965? Probabilmente. Ma CMC ha deciso di basarsi sulla vettura post 1965, dunque per quanto riguardano le “versioni lisce” (specialmente la rossa, poiché gli altri colori sono di fantasia) l’errore non sussiste, visto che si basano sulla vettura restaurata. Il problema, di fatto, riguarda solo le versioni da gara: Targa Florio, Le Mans e Tour de France (al netto di modifiche ad alcuni elementi, come le prese d’aria e la posizione degli indicatori) sono realizzate con la medesima scocca del telaio 3809GT. In questi casi viene quindi meno la fedeltà storica, ma probabilmente sono scelte dettate dalle economie di scala interne dell’azienda.

Alcuni link informativi:

Cronologia Ferrari 250 GTO 3809GT

Competizioni e galleria Ferrari 250 GTO 3809GT

Configurazione odierna Ferrari 250 GTO 3809GT

Crediti galleria: barchetta.cc, Andrea Birner Collection, Schlegelmilch Photografhy, Markus Kiesgen, Koichi Inouye, Eugene Vingerhoeds, Ronald Zuidema, Pter Singhof, Matthias Urban. Qualora riconosceste vostra un’immagine utilizzata nell’articolo o conoscete l’autore contattatecelo in modo tale da aggiungere i crediti o eliminare il contenuto.

Darius Kri
Darius Kri
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