LA PORSCHE 804 F1 DI AUTOART: RARA E BELLA

UN PO’ DI STORIA

Quanto è rara la Porsche 804 di F1 in argento di AUTOart? Beh, prendiamo atto che probabilmente non sapevi nemmeno che Porsche abbia corso in Formula 1 ed ha anche vinto. Inoltre, di queste vetture se sono state prodotte solo quattro. Grazie ad AUTOart, oggi questo numero è cresciuto. Naturalmente, queste sono in DieCast scala 1:18, quindi non così veloci e pericolose come le originali. Ma ci accontentiamo.

Jo Bonnier - Wikiwand
La Porsche 804 guidata da Jo Bonnier nel 1962 al Gran Premio di Germania – Crediti: Lothar Spurzem

Nei primi anni ’60, il mondo delle corse, guidato principalmente dalla Formula 1 in Europa, stava attraversando un cambiamento tecnologico, passando dal motore anteriore alle auto con motore posteriore. La casa di Stoccarda si è unita a Ferrari, Lotus e altri team nello sviluppo di nuovi telai e motori per mostrare le loro capacità di progettazione. Fece parte di questo team solo per un breve periodo, con un moderato successo nel 1961 con i suoi modelli 718 e 787.

Porsche 718 • STATS F1
Porsche 718 F1, Jo Bonnier – Belgio 1961 – Crediti: web
Porsche 787 F1 - Stuttcars.com
Porsche 787 F1 – Monaco GP 1961 – Crediti: web

Ma nel 1962, Porsche creò la raffinata 804 che vinse la sua unica gara di F1: il Gran Premio di Francia a Rouen. L’americano Dan Gurney guidò la macchina, battendo Cooper di Tony Maggs per un giro. Gurney vinse anche il Solitude Grand Prix poco dopo. Il modello protagonista di questa recensione è la versione di AUTOart dell’auto gemella di Gurney, guidata dallo svedese Joakin (Jo) Bonnier al Nurburgring in Germania più tardi nell’estate dello stesso anno.

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La Porsche 804 guidata da Dan Gurney nel 1962 – Crediti: web

L’auto Gurney è stata prodotta anche da AUTOart, ed entrambi i modelli sono disponibili con le figure alla guida. Bonnier era un pilota molto apprezzato all’epoca e aveva una lunga carriera in F1 e in auto sportive. È arrivato secondo a Gurney in F1 al GP Solitude di Stoccarda, in Germania. Bonnier purtroppo perse la vita in un incidente a Le Mans nel 1972.

La Ferrari 365GTB4 distrutta di Jo Bonnier – Crediti: the-fastlane.co.uk

Per quanto riguarda la 804, più tardi nel 1962 Gurney portò la Porsche in pole per il Gran Premio di Germania al famoso Nurburgring, ma una batteria allentata nella cabina di pilotaggio lo fece retrocedere, ma alla fine recuperò terreno giungendo terzo.

Formula 1 Photos: German GP (1962)
Gurney al German GP del 1962 – Crediti: Sutton Motorsport Images

LA REPLICA PROPOSTA DA AUTOART

  • Codice modello: AA86272
  • Serie: Signature
  • Data di uscita: 12/2013
  • Materiale: DieCast
  • Scala: 1:18
  • Aperture: Si (1)

Il modello della 804 proposto da AUTOart è sorprendente nella sua semplicità e nei dettagli: colpisce la costruzione del telaio spaziale con sospensioni anteriori e posteriori “doppio wishbone” e i cavi dei freni ben eseguiti e il corpo vettura metallico liscio (alluminio sull’originale) recante solo il numero 8 in nero. Ai tempi non c’erano gli sponsor applicati tramite decalcomanie o i nomi dei piloti dipinti sulle auto. Bastava solo un numero.

Porsche 804 F1 1962 Nürburgring J.Bonnier #8 | AUTOart

Il dettaglio presente nell’abitacolo e nel vano motore posteriore è ottimo: il pezzo forte della replica è il motore boxer piatto da 180 cavalli e 8 cilindri da 1,5 litri raffreddato ad aria di Porsche, con “Porsche” stampato nei collettori neri. È presente la molla per l’acceleratore, le testate sono in alluminio ed è visibile la ventola di raffreddamento orizzontale in cima al motore, che era realizzata in lega di magnesio per risparmiare peso nell’auto 1:1.

AUTOart fornisce una copertura rimovibile con una griglia a rete che copre il motore e la ventola, oltre a una cordiera in metallo che scorre sui terminali di scarico in metallo brunito di lunghezza diversa. Il dettaglio del motore, inclusi il cablaggio, filtri e altro, è ciò che rende visivamente speciale questo modello. L’abitacolo è costituito da un sedile e poggiatesta in feltro nero, un volante da corsa a tre razze, il pomello del cambio e il gauge pod con un grande tachimetro al centro e piccoli indicatori rotondi che lo fiancheggiano.

I piccoli rivetti sono visibili intorno alla carrozzeria e lungo il bordo inferiore del parabrezza. Sono presenti anche il sottile roll bar (che probabilmente avrebbe fatto ben poco nel proteggere il guidatore) e due minuscoli specchietti. I rivetti sono molto apprezzati e danno quel tocco “premium” al modello.

Per la cronaca, Porsche ha staccato la spina al suo team di F1 prima della fine della stagione 1962 a causa dei costi, quindi l’804 ha perso l’ultima gara della stagione in Sud Africa. Chissà, forse avrebbe vinto in quell’ultima uscita.
Porsche tornò alle corse di F1, ma come fornitore di motori della McLaren, dove si dimostrò una scuderia capace di vincere durante gli anni ’80, compresi i campionati di F1 consecutivi dal 1984 al 1986.

Crediti immagini modello: AUTOart

Darius Kri
Darius Kri
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