Breve approfondimento storico, redatto da Alessandro Bregni e rielaborato da Dario Crisafulli, su una delle Ferrari endurance più leggendarie di tutti i tempi.
Ferrari Testarossa chassis #0732TR
Vettura leggendaria, fu consegnata al suo primo proprietario J. Edward Hugus nel marzo del 1958, nella colorazione originale rossa con interni beige. Debuttò nella 12h di Sebring del 1958, con il numero di gara #19 ma non ebbe fortuna perché insorsero problemi al motore al’85esimo giro che le impedirono di proseguire.
Dopo questa gara (che si svolse a marzo) ma prima del mese di giugno (quando corse la 24h di Le Mans) la vettura venne colorata di bianco con le strisce blue centrali e gli interni dipinti di rosso. In questa gara l’auto arrivò settima assoluta e quarta di categoria.
Dopo alcune gare la macchina venne venduta a Russell Cowles che acquistò la Testarossa nel ’59 dopo aver venduto a sua volta la 250 GT LWB che possedeva. Dopo poche gare modificò il colore in un Total Blue.
Nella sua storia la vettura fu posseduta da più di un pilota ma non andò sempre tutto liscio. Ebbe due incidenti, di cui il secondo piuttosto grave, ma fu ricostruita. Dal 1995 la vettura si trova Svizzera, dove il suo attuale proprietario (Giorgio Perfetti) l’ha riportata al colore bianco con strisce blu che aveva durante la 24h di Le Mans, anche se sono state fatte alcune modifiche, tra cui l’eliminazione della bandiera degli Stati Uniti, delle luci di posizione nella fiancata destra e della scritta Lucybelle II.
Data la grande storia della vettura (è una delle auto da corsa più leggendarie di tutti i tempi), CMC ha deciso di pubblicarla nel febbraio del 2009 in edizione limitata a sole 3000 unità (versione restaurata), sole 2000 unità invece per la versione Le Mans. Il modello contiene più di 1650 parti, montato interamente a mano.
Ah, a proposito di LucyBelle II, nome che identifica subito la vettura tra le altre testarossa. La versione ufficiale afferma che LucyBelle era una donna con la quale J. Edward Hugus avesse avuto una romantica relazione, ma tale rapporto non poteva essere reso pubblico e da qui il nome dato alla sua auto con appellativo II, poiché aveva già chiamato in questo modo il suo yatch.
Vi lascio con una breve galleria del modello prodotto da CMC in versione Le Mans (cod. CMC086):
<div><div> </div></div>Crediti galleria: cmc-classic-cars.com
Crediti immagine di copertina: Pietro Carrieri, Doug Nye, Davide Franzini
link: https://dacorsa.com/books/cavalleria/009/index.html