BUGATTI TIPO 57 ATLANTIC – UN PO’ DI STORIA

Piccolo approfondimento storico, redatto da Alessandro Bregni e Dario Crisafulli, su una delle vetture più belle di sempre. Buona lettura.

L’Atlantic è considerata una tra le più belle auto mai prodotte, costruita da Bugatti, un italiano emigrato in Francia nella regione dell’Alsazia. Il design della vettura (col mitico finestrino a forma di fagiolo) lo dobbiamo a Jean Bugatti figlio di Ettore che nel 1935 ha proposto il prototipo Aèrolithe, costruito con un materiale, l’Electron, di derivazione aeronautica, leggerissimo ma che aveva un “piccolo” inconveniente, non era possibile saldarlo perché altamente infiammabile (è una lega di magnesio e alluminio).

the Bugatti revue, 14-4, Erik and the Atlantic

Quindi era stata scelta la soluzione di unire varie parti della vettura con una rivettatura che correva lungo la parte centrale della scocca e lungo i parafanghi, ad oggi diventati segni distintivi dell’Atlantic e ripresi come vezzo stilistico nei più recenti modelli, come la Veyron, la Chiron e la Voiture Noire: quest’ultima vero e proprio tributo alla leggendaria Atlantic, presenta la famosa “pinna” lungo tutta la vettura, rigorosamente di colore nero e i sei scarichi al posteriore.

Mail Motor: Super cool Bugatti Atlantic -inspired watch by Ralph ...
La celebre “pinna” rivettata – Crediti: Richard Owen
I sei scarichi posteriori ripresi come tributo sulla Voiture Noire 2019 – Crediti: web
Bugatti La Voiture Noire Coupe | Bugatti cars, Bugatti, Bugatti ...
La Voiture Noire presentata al salone di Ginevra nel 2019 – Crediti: web

Il motore utilizzato era un 8 cilindri di 3257 cc ed aveva una potenza, nella versione con compressore Roots, di circa 210 cv (l’auto uscì prima senza il compressore che fu poi aggiunto in un secondo tempo). La macchina si chiamava Atlantic 57, che era il telaio di derivazione, ma abbassato di circa 15 cm, e da qui il termine S (surbaissé = ribassato) e C da compressore. Il modello incontrò molto consenso anche se le ordinazioni furono veramente risicate.

Gli esemplari costruiti furono 4 e per ovviare al problema dell’Electron si decise di costruire l’auto in alluminio standard che poteva essere saldato, quindi tutta la rivettatura diveniva superflua, ma Jean Bugatti decise di mantenerla perché era divenuta una caratteristica della macchina.

The $114 million barn find (that has yet to be found) | Hemmings Daily
Crediti: bugatti.com

Facciamo quindi un sunto sui 4 famosi esemplari, per capire bene quali trasformazioni abbiano avuto nel tempo:

1936 Bugatti Tipo 57S (-C) Coupé Aero N. 57374

(Chassis No. 57374 / Motore n. 25S / Colore originale: grigio-blu metallizzato / Interno: Pelle blu)

Questa è la prima delle quattro Atlantic Coupé costruite dalla Bugatti. Originariamente dotato di un motore aspirato naturalmente, è stato consegnato nuovo a uno dei migliori clienti Bugatti, Victor, Lord Rothschild a Londra. Nel 1939 la vettura fu aggiornata dalla fabbrica alla specifica Type 57 SC aggiungendo un compressore al motore. Lord Rothschild vendette l’auto nel 1941 e cambiò proprietario diverse volte prima che finisse ad un americano nel 1945.

Bugatti Type 57 SC Atlantic Coupe - Chassis: 57374 - Mullin ...
Atlantic #57374 esposta al Mullin Automotive Museum – Crediti: web

Nel 1971 il telaio 57374 fu offerto ad un’asta Sotheby’s a Los Angeles. Fu acquisita dal noto collezionista e presidente dell’American Bugatti Club Dr Peter Williamson per un importo record di 59.000 dollari. Tenuta come un pezzo da collezione, ha anche guidato vettura su strada per molti anni prima di averla completamente ripristinata alle sue condizioni originali tra il 2001 e il 2003. Infine, la vettura ha partecipato al Pebble Beach Concours d’Elegance dove è stata premiata come “Best of Show” poco più di un decennio dopo che una sua sorella ha vinto lo stesso prestigioso premio.

Bugatti Type 57SC Atlantic Shines at Arizona Concours 2017
Crediti: web

Il dottor Williamson possedeva l’auto e ha continuato a guidarla con entusiasmo fino alla sua prematura morte nel 2008. La vedova Susan ha affidato la vendita di tutte le favolose Bugatti della collezione a David Gooding. Tutte le vetture sono state messe all’asta, per lo più per beneficenza, con l’eccezione della Atlantic Coupé. Gooding ha negoziato un accordo privato nell’aprile 2010: ciò ha visto l’auto passare ad un nuovo fortunato proprietario per un importo non divulgato tra i 30 e i 40 milioni di dollari. Questo rende il telaio 57374 l’auto più costosa mai venduta. La notizia migliore è che il nuovo proprietario ha accettato di mettere l’auto a disposizione del Mullin Automotive Museum, recentemente inaugurato, così che l’Atlantic è in mostra per tutti.

Bugatti Type 57 SC Atlantic Coupe - Chassis: 57374 - Mullin ...
Crediti: web

1936 Bugatti Tipo 57S Atlantic Coupé n. 57473

(Chassis no. 57473 / Motore n. 10S / Colore originale: Nero / Interno: pelle nera e panno beige)

Terza delle quattro coupé Atlantic costruite da Jean Bugatti, questa è notoriamente nota per essere stata investita da un treno su un passaggio a livello in Francia nel 1955. Molto è stato scritto per quanto riguarda l’autenticità di questa vettura, ed è vero che non tutti i pannelli sono originali. Eppure, prima del terribile incidente, questa vettura aveva vissuto una vita leggendaria e storicamente importante. Molte auto da corsa sono state salvate da cumuli di rottami perché avevano una storia unica. Questa vettura valeva la pena di essere salvata solo per la sua bellezza, così come per le stesse ragioni per cui si salva qualsiasi oggetto storico unico: continuare la sua storia, onorare l’artigianato dei costruttori originali, e illustrare la sua storia a coloro che potrebbero non conoscerla già.

Bugatti Type 57SC Atlantic
Crediti: Richard Owen

Questa vettura è unicamente diversa dalle altre tre versioni, a causa da come era stata rimodellata subito dopo la sua costruzione. Le prove indicano che i cambiamenti di stile erano stati commissionati dai proprietari originali della vettura e completati dal rinomato carrozziere Joseph Figoni, che aveva idee particolari, con forme fluide e curvilinee.

Bugatti Type 57 S Atlantic 1937 | Chassis: N°57473, ex Holzs… | Flickr
Crediti: web

I primi proprietari, Jacques e Yvonne Holtzschuch, presero in consegna lo chassis 57473 nel 1936. Nella prima fotografia conosciuta della vettura, scattata al Concours d’Elegance de Juan les Pins nel 1937, la carrozzeria era nera con un interno in pelle di maiale beige chiaro.

Atlantic #57473 al concorso d’eleganza Juan les Pins – Crediti: web

Probabilmente questa è la versione cui fa riferimento il modello AUTOart, che ha deciso di replicare la Atlantic con interni in beige chiaro. Resta però solo un’ipotesi poiché confrontando il modello con la prima foto della 57473 vi sono alcune differenze: manca il paraurti in metallo anteriore e i fanalini rotondi in basso e inoltre manca la copertura delle ruote posteriori. In effetti sembra un mix tra l’originale 57473 e la versione odierna di Ralph Lauren.

AUTOart - Scale 1/18 - Bugatti 57SC Atlantic 1938 - Catawiki
Replica della Atlantic prodotta da AUTOart, forse un mix tra la 57473 e la 57591

Nella successiva fotografia conosciuta, scattata nel 1951 al Circuit International de Vitesse de Nice, il corpo e gli interni erano stati significativamente rimodellati. Per partecipare alla gara, la carrozzeria era stata ridipinta di blu in conformità con il Codice Sportif International della F.I.A. Dopo aver cambiato mano diverse volte, la vettura fu acquistata nel 1952 da René Chatard, che la fece ridipingere di grigio verso la fine del 1954. Chatard e la sua compagna stavano guidando vicino a Gien, in Francia, quando furono colpiti e uccisi da un treno il 22 agosto 1955.

Crediti: web

Paul-André Berson recuperò i resti nel 1965, e iniziò un progetto decennale per ricostruire l’auto. Nel restauro ha scelto di preservare il lato destro della vettura (non colpito dal treno) e ha sostituito le parti danneggiate. Dopo il completamento nel 1977, vendette l’auto al collezionista Nicholas Seydoux, che in seguito la fece restaurare di nuovo da André Lecoq. Nel 2006 l’attuale proprietario acquistò l’auto da Seydoux mentre il cruscotto inutilizzato, i pezzi di assetto, il blocco motore, le parti meccaniche e i pannelli originali danneggiati li acquistò da Berson.

In seguito a Figoni fu commissionato di riportare l’auto alla sua configurazione: riportò come prima ogni dettaglio della linea e del colore, come prima dell’incidente. Sono state necessarie ampie ricerche, utilizzando le eccellenti fotografie d’epoca della Bugatti Trust e della collezione Pierre-Yves Laugier. L’intero processo è stato portato avanti da un proprietario molto entusiasta e coinvolto, che ha studiato le fotografie e ha offerto le proprie intuizioni e disegni su molti dettagli resi nuovamente autentici.

the Bugatti revue: The Phoenix at the Beach - 57473
Crediti: Richard Owen

Una delle differenze di stile significative è nella configurazione delle finestre delle porte, che sono state convertite da Figoni in un’operazione di wind-up. Questa caratteristica ha richiesto un cambiamento alla profondità delle porte. La reinstallazione del quadro strumenti originale fu ad opera della scoperta della copertura originale della pelletteria del cruscotto. La costruzione dei sedili, i pannelli delle porte, gli allestimenti dei finestrini interni e i parafanghi posteriori a goccia illustrano gli stili visivi di Figoni & Falaschi.

T57S Atlantic 57473 Portfolio - Paul Russell and Company

1938 Bugatti Tipo 57S (C) Atlantic Coupé n. 57591

(Chassis No. 57591 / Motore n. 39S / Colore originale: Blu zaffiro / Interni: Pelle Beige)

Questo modello dell’Atlantic, a differenza delle sue sorelle, ha condotto una vita tranquilla e di incanto che continua fino ad oggi. Il suo primo proprietario fu il tennista britannico Richard B. Pope e gli fu consegnato il 2 maggio 1938 prima di essere registrato “EXK6”, come viene comunemente indicato.

Crediti: web

Dipinto di un ricco blu zaffiro, il n. 57591 si distinse dalle altre Atlantic principalmente per il “lifting” all’estremità anteriore e l’assenza delle coperture del parafango posteriore. Pope aveva l’abitudine di entrare in auto sempre col cappello su capo: fece quindi aumentare l’altezza del tetto di 2,5 cm per agevolare l’ingresso.  Le fessure di ventilazione invece sono state inserite per facilitare la guida nella stagione calda.

Bugatti Type 57 SC Atlantic Coupe - Chassis: 57591 - 2013 Concorso ...
Crediti: web

Nel 1939, Richard Pope rimanda l’auto a Molsheim presso la fabbrica Bugatti per montare le specifiche “C”. Ha mantenuto la vettura per quasi 30 anni, a volte prestando la sua Atlantic allo specialista Bugatti Barrie Price. Alla fine, Price acquistò l’auto nel 1967 e la fece in suo possesso per 10 anni. Nel frattempo, la vettura subì un leggero incidente durante una commemorazione restando bloccata in un fosso. L’auto fu consegnata al ricco uomo d’affari Anthony Bamford e, poco dopo, fu assegnata ad un altro collezionista.

L’originale colore della #57591 in blu Zaffiro – Crediti: web

Infine, il rinomato stilista Ralph Lauren acquistò l’auto nel 1988, e poi commissionò un restauro completo a Paul Russell e Co. Furono in grado di districarsi bene attraverso i passati lavori di restauro e far rivivere l’auto alla vecchia gloria del 1938, anche se è stata dipinta di nero su richiesta del signor Lauren invece dell’originale blu Zaffiro. Questa è la versione scelta da CMC per la sua replica, magistralmente riprodotta e sicuramente una delle migliori versioni in circolazione.

Bugatti Atlantic prodotta da CMC

Il modello dispone di più di 1700 pezzi, interni in pelle e uno chassis interamente replicato. Sicuramente recensiremo in un futuro prossimo il modello qui su DieCast Passion.

Crediti: diecast.org

La vettura ha ricevuto il premio “Best of Show” a Pebble Beach nel 1990 e “Best of Show” a Villa d’Este nel 2013, insieme a molti altri premi.

1938 Bugatti Type 57SC Atlantic Chassis 57591

1936 Bugatti Tipo 57SC Coupé Aero N. 57453 (scomparsa)

(Chassis No. 57453 / Motore n. 2SC / Colore originale: Nero / Interno: pelle marrone scuro e panno beige)

Questa Bugatti Atlantic apparteneva a Jean Bugatti, il padre della Bugatti Atlantic. Era conosciuta come “La Voiture Noire”, in francese. La storia di questa vettura specifica è stata avvolta nel mistero a parte i suoi primi anni di produzione. È stato il primo Atlantico ad essere dotato della specifica “C” della linea di produzione. Telaio 57453 divenne la vettura poster del marchio, e fu esposta ai Salone di Nizza e Lione del 1937.

Bugatti diede l’auto al pilota Robert Benoist come premio dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans del 1937. Dopo un po’, diede la macchina al suo caro amico e compagno di squadra, William Grover-Williams. Nonostante lo Chassis 57453 fosse regolarmente utilizzato, non ha mai avuto un proprietario registrato. Nel 1939, Williams e sua moglie fuggirono in Inghilterra dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Crediti: web

La vettura fu vista per l’ultima volta, dopo essere stata restituita alla fabbrica Bugatti di Molsheim, in Francia. L’ultima menzione sullo Chassis 57453 fu su una lista di auto inviate a Bordeaux, in Francia, durante l’Exodus francese nel 1941, con il suo numero di telaio cambiato in Chassis 57454. La sua posizione è ancora sconosciuta fino ad oggi.

Crediti: web

Articolo redatto da Dario Crisafulli e Alessandro Bregni.

Qualora riconosceste vostra un’immagine utilizzata nell’articolo o conoscete l’autore contattatecelo in modo tale da aggiungere i crediti o eliminare il contenuto. Alcune foto d’epoca sono state restaurate.

Darius Kri
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