Con noi da gennaio 2022, Sebastiano, invece che condividere contenuti, preferisce condividere pareri privatamente. Qualche settimana fa ha accolto la mia proposta di partecipazione a questa rubrica, ed eccolo qua a raccontarci la sua esperienza da collezionista.
Ciao Sebastiano, spesso ci sentiamo in privato, infatti pur non essendo molto attivo su DieCast Passion in realtà lo sei “dietro le quinte”. Partiamo subito. Chi o “cosa” ti ha avvicinato a questo fantastico hobby?
In realtà non è stato un avvicinamento dovuto a qualcuno o qualche modello in particolare, ma fin da bambino ho sempre avuto la passione per queste automobili in miniatura. Dal primo modello in poi ho sempre cercato di coltivare questa passione con modelli sempre più accurati.
Una passione innata dunque. Cosa significa per te collezionare miniature? Come ha cambiato la tua vita?
Significa coltivare una passione, soprattutto per le auto da corsa. Vedere prima in pista o alle manifestazioni storiche queste auto e poi averle in scala significa non solo aggiungere un pezzo alla collezione, ma anche ricordi di belle esperienze passate in pista. Poi ovviamente non tutte le automobiline che ho sono legate a questo pensiero, ma abitualmente le collezioni hanno come prima partenza qualche modello che mi interessa particolarmente dovuto a qualche gara.
Tutto nasce quindi dalle corse automobilistiche. Qual è stato il tuo primo modello?
In scala 1:43 il primo modello è stata la prima uscita della collana, che ho attualmente completa, “Ferrari Auto Collection” in uscita in edicola agli inizi degli anni 2000. In 1:18 il primo modello acquistato è stata la McLaren MP4-16 della HotWheels comprata in autodromo a Imola da mio padre.
Anche io da piccolo son partito con le 1:43 della Bburago. Una volta scoperte però le 1:24 e poi le 1:18 nn sono più tornato indietro. Quale scala collezioni maggiormente?
Principalmente 1:43, dovuto più che altro al fatto che costano leggermente meno e occupano meno spazio, ma ho anche una ventina di 1:18.
Quindi non mai abbandonato le scale più piccole. Come si è evoluta la tua collezione nel tempo?
Inizialmente compravo principalmente collezioni da edicola, con il tempo invece mi sono concentrato più sulla qualità dei materiali e sulla fedeltà del modello. Infatti, ora cerco di acquistare solo più LookSmart, Spark model e CMC in 1:18.
)Un po’ come tutti hai avuto un crescendo nel tempo. Io non ho mai collezionato le edicole a differenza di molti. Adesso che sei un collezionista maturo, punti di più alla qualità o alla quantità della tua collezione?
Mi rifaccio un po’ alla domanda di prima, ora come ora meglio pochi modelli ma super fedeli, quindi qualità.
Si, come dicevi hai alzato a poco a poco l’asticella giungendo a modelli di fascia alta come CMC. Le edicole credo siano ormai un ricordo. Una domanda che tra i collezionisti spesso provoca dibattiti: preferisci di più le DieCast (o modelli apribili in generale) o le resine? Perché?
Collezionando principalmente modelli scala 1:43: per questa scala sicuramente preferisco le resine, magari con dettagli in gomma e carbonio. Per le 1:18 invece ho solamente DieCast. In scala 1:18 purtroppo le resine le comprendo poco. La scala permette di riprodurre in maniera fedele anche i dettagli interni, quindi perché non buttarsi su questa tipologia anche a discapito di spendere qualche euro in più?
Per tipologia intendi diecast e composito? La pensi in pratica come me. Sono dell’idea che un modello scala 1:18 in resina vada acquistato qualora non abbia altre alternative. Ma se la ho perché privarmi di tantissimi altri dettagli? Oltre al fatto che in termini spesa le resine non offrono ormai alcun vantaggio. Cosa ne pensi degli ultimi sviluppi riguardo il mondo del modellismo? (composito, prezzi, scelte dei modelli da parte dei brand).
I prezzi sono veramente diventati eccessivi, è difficile portare nuova gente in questo mondo. Però se uno si accontenta può anche trovare delle buone realizzazioni a pochi euro, dipende cosa si cerca. I materiali li trovo sempre più perfetti, forse in alcuni dettagli però le case possono fare ricerche più accurate (vedi la CMC 275 GTB/C), soprattutto perché con la tecnologia che c’è oggi si può fare veramente una accurata ricerca del modello dell’epoca. I brand non possono soddisfare le richieste di tutti. I modelli da fare sarebbero veramente tanti, quindi mi reputo soddisfatto delle scelte dei principali brand.
Credo che i prezzi siano aumentato anche perché, negli ultimi anni, il bacino di utenza è aumentato. Una volta CMC era una brand di nicchia, adesso quasi tutti la conoscono. Merito anche della speculazione: tanta gente ormai si è buttata in questo “business” rovinando completamente il mercato del sold-out. Cosa ne pensi di DieCast Passion? Credi sia un buon luogo di “ritrovo” dove condividere la propria passione? (da qui DieCast “Passion”).
È un’ottima community dove si può condividere una bella passione con gente educata e competente, quindi bene così.
Ti ringrazio, cerco di fare del mio meglio col poco tempo a disposizione. Mi farebbe piacere però vederti più attivo anche sui due nostri gruppi Facebook che tu conosci molto bene. Per finire, che consigli vorresti dare a chi si approccia per la prima volta a questo mondo? La tua esperienza sicuramente potrà aiutare a far compiere scelte migliori.
Consiglio di collezionare cosa più piace e soprattutto di cercare di dare un senso alla collezione, non comprando a casaccio. È difficile appassionarsi a questo mondo ma penso che se c’è un fondo di passione per il mondo dell’auto sia sicuramente più semplice approcciarsi.
Ringraziamo Sebastiano per aver partecipato a questa intervista, raccontandoci la sua esperienza da collezionista. Alla prossima! Seguiteci anche su Facebook e Instagram.
