STORIA DEL MODELLISMO STATICO AUTOMOBILISTICO: CURIOSITÀ, COLLEZIONI, CENNI STORICI

Il modellismo statico, com’è nato, i marchi più importanti e come si è evoluto… tenendo sempre un occhio di riguardo al modellismo automobilistico, quello forse più “comune”, il più amato.

I modellini in scala di auto, in genere sono realizzati in metallo pressofuso (Zamak) e vengono realizzati in tantissime scale, le principali, comunque, nonché le più famose sono tre: 1:18, 1:24, 1:43. La scala 1:43 è praticamente la più comune, usatissima da tantissimi marchi. In genere i modelli di scala maggiore presentano maggiori dettagli e pezzi, ma non vale non per tutti i brands. Nelle scale più piccole, solitamente, alcuni dettagli vengono spesso eliminati, come ad esempio il cinematismo delle ruote e del volante, portiere laterali e cofani non apribili ma sigillati con la scocca. Sembra davvero limitante, ma questa semplice configurazione fu utilizzata in origine dai modellini Dinky (le prime produzioni iniziarono nel lontano 1934), realizzati in scala 1:43 con una maggior cura riservata alla vernice ma tralasciando completamente parti apribili o qualsiasi cinematismo, forse per ragioni di marketing o influenzati dalle forze di mercato.

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Con il tempo, ovviamente, le società iniziarono a migliorare la qualità dei modellini: all’inizio erano visti come dei “giocattoli” mentre con il tempo si differenziati rivolgendosi a mercati e a un pubblico diverso. Da una parte si avevano i modellini/giocattoli pensati per i bambini, dall’altra modelli realizzati appositamente per il collezionista adulto esigente.
In genere le società che realizzano modelli di auto pressofusi hanno accordi ufficiali (quantomeno i brand più grandi) con i vari produttori di automobili. Esempi di marchi che hanno da anni regolarmente accordi con le case automobilistiche sono: Maisto, Hot Wheels, Matchbox, Corgi e Yat Ming. Ci soffermiamo un attimo su quest’ultimo Brand perché lo riteniamo un marchio storico e a basso costo, che ha venduto tantissime unità: Yat Ming è specializzata nella produzione di modellini di automobili e il suo catalogo spazia su tutte le marche e tutte le auto, comprese quelle vintage. È nota soprattutto per la produzione di modellini di automezzi a bassissimo costo.
Altri produttori famosi con una certa storia alle spalle, magari iniziata nel campo dei giocattoli per poi diventare un simbolo di riferimento nel mondo dei professionisti del modellismo, sono: Franklin Mint, Danbury Mint e Fairfield Min, impossibili da non citare.

UN PO’ DI STORIA DEL MODELLISMO

I primi modellini sono stati inizialmente prodotti all’inizio del ventesimo secolo, da produttori come MECCANO (poi Dinky Toys) in Gran Bretagna e Dowst Brothers (Tootsietoys) negli Stati Uniti. Ovviamente i primi modellini erano davvero semplici e basilari. Consistevano in piccole automobili (spesso senza interni) con vernice spesso scadente (ancora non si aveva la concezione di come operare sui modellini o quali fossero le tecniche pressofuso più usate) e questo faceva sì che dopo poco tempo la vernice si crepasse o addirittura sbiadiva o scompariva del tutto. È dopo la Seconda Guerra Mondiale che qualcosa si cominciò a muovere: Lesney cominciò a tirare fuori modellini pressofusi nel 1946 e divenne famosa grazie alla sua serie popolare MATCHBOX 1-75.

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Catalogo Dinky Toys
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La mitica serie 1-75 della MATCHBOX

Era il 19 gennaio del 1947 quando due giovani Londinesi 8ex riservisti della Royal Navy) Leslie e Rodney Smith, fondarono una fabbrica di giocattoli che avrebbe conquistato, nei successivi trentacinque anni di vita, il favore di milioni di bambini e di collezionisti in ogni angolo del mondo: il suo nome era Lesney Products, in seguito sarebbe diventata famosa con il nome di Matchbox.

LESNEY MATCHBOX

Questi modellini divennero così famosi che la parola “Matchbox” divenne un termine generico per identificare questa tipologia di modellini anche qualora il produttore fosse stato un altro.
La popolarità dei modellini pressofusi come oggetti da collezione si sviluppò quindi negli anni ’50: grazie ad un aumento dei dettagli e della qualità complessiva si creò quel filone che oggi conosciamo come “modellismo statico di qualità“, ben diverso dai comuni giocattoli e molto più impegnativo in termini di spesa.

LOTTO 10PZ MOKO LESNEY MATCHBOX SERIES SCATOLE MACCHININA GIOCO ...

In sostanza, ciò che prima era visto come “una cosa per bambini” divenne, intorno agli anni 50, un vero e proprio hobby professionale, grazie all’aumento progressivo di dettagli e qualità (e anche di nuovi brand). Un’evoluzione totale. Questo fece sì che nuove società decisero di entrare in questo campo, incluso il marchio Corgi, prodotto da Mettoy, che comparì nel mercato nel 1956: innovazione fondamentale di questo marchio fu l’introduzione di un abitacolo più completo e delle finestre in plastica.

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Dopo circa 10 anni arrivò HOT WHEELS (da Mattel), per controbilanciare le lamentele generali secondo cui non c’era ancora una linea di modellini per ragazzi che eguagliasse la linea delle bambole Barbie per le ragazze. Questo marchio riscosse grande successo negli Stati Uniti e ancora oggi è uno dei produttori di modellismo più importanti e famosi al mondo. Basti pensare alla apprezzatissima serie Elite, con la realizzazione di tantissimi modelli Ferrari.

Curbside Big Toy: 1968 Ford LTD – Hot Wheels Edition (With images ...

In quegli anni il marchio raggiunse una tale popolarità che si mise direttamente a confronto con la serie Matchbox 1-75. Negli anni seguenti, poi, si cominciò a capire che i bambini, su queste tipologie di prodotti, giocavano un ruolo fondamentale nelle decisioni familiari dei “giochi” da comprare. Va da sé quindi che società come McDonalds, Kodak o American Airlines, cominciarono a chiedere ai principali produttori di creare modellini con i loro nomi e loghi. Un primo esempio fu l’autobus londinese prodotto da Matchbox con le livree di American Airlines.

LA BANCAROTTA E LE TRASFORMAZIONI SOCIETARIE

Dato il “clima economico” che si rifletteva in quegli anni in Gran Bretagna, Meccano (Dinky Group), Matchbox e Corgi fallirono nel giro di tre anni. Le cause principali furono proprio l’impossibilità di produrre in Gran Bretagna ad un certo livello competitivo: ecco che allora ci furono alcune trasformazioni: Mattel spostò la quasi totalità della sua produzione dagli Stati Uniti all’oriente, Matchbox venne comprata da Universal Holdings (Hong Kong), spostando la produzione dall’Inghilterra a Macau.

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In un secondo momento (era il 1977) Mattel comprò Matchbox, rendendo Hot Wheels e Matchbox 1-75 due piccoli grandi gemelli (anche se continuarono a vendere sotto i loro rispettivi marchi, probabilmente per una questione di marketing).
In un secondo momento poi, Corgi fu acquisita da Mattel, che trasferì la sede da Swansea, in Galles, a Leicester (Inghilterra) e spostò la produzione in Cina mentre Matchbox comprò anche il nome Dinky Toys.

Crediti: web

Nel 1974 invece nacque la famosa Bburago, inizialmente denominata Matoys. I primi modelli furono riprodotti in scala 1:24, la cura era abbastanza elevata rispetto ai prodotti di pari costo e presentavano sempre le porte apribili. Nel 1977 Burago presentò il primo modello in scala 1:18 della storia: era la Rolls Royce Camargue. A Bburago, quindi, va parte del merito della diffusione di questa scala, oggi la maggiormente apprezzata da parte dei collezionisti. Ma questa è un’altra storia.

Bburago - Scale 1/18 - Lot with 8 Models: Jaguar E, Lancia B24 ...
Darius Kri
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