Ferrari Sharknose CMC Exoto

FERRARI 156 F1 “SHARKNOSE” CONFRONTO: CMC VS EXOTO

Approfondito confronto fotografico che vede protagonista una vettura che ha fatto la storia della F1: la Ferrari 156 F1 detta “sharknose” per via della forma del convogliatore d’aria anteriore che ricorda il muso di uno squalo. Il modello Exoto non è in nostro possesso (possediamo solo la versione CMC) ma grazie a questo dettagliato confronto fotografico (crediti: utente ws6_22 da diecastxchange.com) è possibile esaminare accuratamente le differenze tra i due brand. Testo originale di Alexis Kri ma rielaborato ed aggiornato da Darius Kri per DieCast Passion. Buona lettura.

STORIA

La Ferrari 156 F1 è stata la monoposto con cui la Scuderia Ferrari ha gareggiato in Formula 1 nel 1961 e nel 1962. È comunemente indicata come la prima Ferrari a motore posteriore. Progettata da Carlo Chiti con la collaborazione di Mauro Forghieri, era equipaggiata sia con un Dino V6 che con un 6 cilindri a V di 120°. Con Phil Hill ha vinto il campionato piloti e costruttori nel 1961.
Il 1961 fu il primo anno in cui in F1 si rese obbligatorio l’impiego del rollbar per la sicurezza del pilota in caso di ribaltamento del veicolo. Fu anche il primo anno in cui si rese obbligatoria da regolamento la messa in moto all’interno dell’abitacolo.

Questa Ferrari doveva dimostrare che le sconfitte subite nei due anni precedenti in F1, erano principalmente dovute al vantaggio del motore posteriore e che, se la Ferrari si fosse battuta ad armi pari con gli “assemblatori” inglesi, avrebbe dimostrato di essere superiore. Sotto questo aspetto la 156 F1 non deluse le aspettative!
Di fatti la vettura vanta un palmares di 5 vittore e 6 pole. Con essa la casa di Maranello si aggiudicò il primo titolo mondiale costruttori e assegnò il titolo piloti a Phil Hill (il 5° titolo piloti per la Scuderia Ferrari).

INTRODUZIONE

Entrambi i modelli sono eccellenti repliche in scala 1:18 della fantastica Ferrari 156 F1, anche se a mio avviso, nessuna delle due è priva di piccoli “difetti”, di variazioni rispetto alla vettura reale. Entrambe, diciamo che si concedono delle “interpretazioni personali” su alcune parti del veicolo tali che nessuno dei due modelli costituisce una rappresentazione perfettamente fedele alla reale vettura in scala 1:1.
È una lotta dura e lunga. CMC, pur costando meno, si difende in modo “eroico” e addirittura sembra essere migliore su alcuni aspetti. A mio parere, Exoto la spunta alla fine, ma non stravince. Entrambi sono modelli stupefacenti, pieni di adrenalina e super coinvolgenti. Del resto, sono le repliche in scala 1:18 della mitica Ferrari da F1 Campione del Mondo 1961, lo “squalo” da 190 cavalli e 1.476,60 cubici di cilindrata.

CONFRONTO

Entrambi i modelli delle vetture sono piuttosto dettagliati e ben realizzati, a mio avviso la replica prodotta da Exoto è più dettagliata della versione CMC (anche se in alcuni particolari, il livello di dettaglio sembra invertirsi, col modello CMC più raffinato nella cura di alcuni dettagli).

Il modello CMC ha il vantaggio di essere un modello sostanzialmente più robusto e tutte le parti della macchina si adattano correttamente ma la versione Exoto è, in alcuni dettagli, più fragile nel modo in cui è costruita, come ad esempio il cofano del vano motore. Ciò ho potuto ovviamente constatarlo solo in parte, poiché possiedo solo la versione CMC. Ma documentandomi su vari Forum ho avuto modo di notare come alcuni collezionisti sottolineano una maggior “fragilità” da parte del Exoto, anche se spesso viene detto il contrario. In questi casi è dura districarsi tra molteplici opinioni contrastanti.

ESTERNI

Il colore Rosso Corsa della versione CMC presenta una tonalità più scura rispetto al modello di Exoto. Le dimensioni ed il passo di entrambe le vetture è lo stesso, con volumi abbastanza simili. La vettura reale ha una lunghezza di 406 cm, pertanto i due modelli in esame misurano circa 22,55 cm di lunghezza.

La Ferrari di CMC è strutturalmente un più “convessa” nella carrozzeria, come fosse più bombata e generosa nella geometria delle forme. A dire il vero, confrontandole con la vettura reale, credo che la minor bombatura della carrozzeria da parte di Exoto sia più corretta. È più piatta, specialmente al posteriore.

Sull’anteriore il modello di Exoto ha, a mio parere, una forma più corretta, specie per quanto riguarda il famoso “naso”, che si presenta più tondo e non troppo appuntito come si nota sul modello CMC. Anche se entrambe le versioni si discostano dalla vettura reale. Exoto si avvicina maggiormente, presentando però una geometria più tonda rispetto alla vettura reale. Di contro, CMC presenta un musetto troppo appuntito. Ad ogni modo, CMC si discosta maggiormente di quanto faccia Exoto.

I rivetti ribattuti di fissaggio alla base del cupolino/parabrezza, sono più verosimili nella versione Exoto, argentati e più distanziati, proprio come nella vettura da corsa reale. Di contro, sempre per quanto concerne il cupolino, si noti come la versione prodotta da CMC presenti due feritoie proprio come nella vettura reale, cosa che non è presente nella versione di Exoto.

Entrambe presentano però, a mio avviso, un errore sulla forma di suddetto cupolino; questo sulla vettura reale si presenta più alto nella parte centrale, più arcuato, degradando man mano che ci si allontana dalla parte centrale del cupolino, in direzione degli specchietti retrovisori. Invece su entrambi i modelli il parabrezza si mantiene piuttosto costante nella parte frontale, più orizzontale.
Sulla Exoto le prese d’aria all’anteriore sono più allargate e si spingono fino all’elemento centrale verticale, aspetto meno accentuato (e meno corretto) sulla versione CMC.

Il tappo del radiatore per il raffreddamento a liquido è apribile in entrambi i modelli, ma il piccolo pomello per la sua apertura è più realistico nel modello CMC, in quanto non cromato, ma in tinta e piatto (a linguetta).

Le ruote del modello Exoto sono troppo grandi rispetto alla vettura reale, i raggi sono più fitti e forse più belli da vedere che sul modello CMC, ma non presentano l’innesto metallico sul cerchione, che è invece presente su CMC. In pratica si equivalgono.

Le dimensioni delle ruote anteriori di Exoto sono un po’ fuori scala, in eccesso. Sul battistrada, gli pneumatici Exoto presentano però un aspetto più realistico e meno innaturale e lucido come invece appare sul modello CMC.

Inoltre, Exoto presenta sul mozzo la scritta “Ruota Borrani Milano” col relativo logo del produttore di cerchi Milanese, assente sulla CMC. Entrambe le versioni presentano le marcature Dunlop.

INTERNI

Il sedile della Ferrari prodotta da CMC è più realistico e più bello da vedere. Mostra la seduta in tessuto, accompagnata dalle fasce laterali di contenimento in vera pelle, donando al modello un tocco di classe e di raffinatezza. Sedile che, nella Exoto, ha le imbottiture avvolgenti laterali in plastica e ha quindi un aspetto più economico. Il sedile CMC sembra più grande ed inoltre sta in posizione più avanzata, arrivando quasi sotto al volante.

L’abitacolo delle due vetture, oggetto di confronto, risultano differenti in vari dettagli oltre che ai sedili. Entrambe si discostano dalla vettura reale e, sul modello CMC, la vite al centro del pannello bombato laterale dell’abitacolo è un po’ una caduta di stile. Equivarrebbe ad avere una gigantesca vite da circa 3,5 cm di diametro nella realtà, decisamente fuori scala. Andava nascosta.

Entrambi i modelli presentano strategie varie sugli interni, che sembrano più riuscite sulla Exoto, specie nel cruscotto. Un aspetto migliore sul modello CMC è che i vari tachimetro, contagiri e manometro livello olio sono sporgenti rispetto alla plancia. Sulla Exoto invece risultano, erroneamente, incavati all’interno della placca del cruscotto.

Entrambi i modelli presentano differenze nei colori del tachimetro e alcune variazioni, ma nessuna delle due si discosta troppo. Ferrari durante il campionato (corse con tale vettura per due anni, 1961 e 1962) cambiò varie volte tipologia di tachimetro e alcuni elementi della plancia. Forse vi è più precisione in Exoto, ma CMC va bene ugualmente. Gli specchietti retrovisori sono stati utilizzati sia cromati (CMC) che in tinta rossi (Exoto) nella vera Ferrari 156 F1, quindi nessuna delle due sbaglia, anche se il cromo di Exoto appare di un grigio opaco “plasticoso”.

MOTORE

Il coperchio del motore del modello CMC ed Exoto presenta due prese d’aria ad “orecchie” trasparenti in plastica. Le prese d’aria sopra ai cornetti d’aspirazione del motore invece si differenziano: abbiamo due calotte in plastica sul modello CMC, mentre su Exoto sono composte da griglie metalliche rosse passanti. Entrambe le soluzioni sono reali, la Ferrari corse con entrambe le due tipologie.

Sul modello CMC il cofano motore si adatta perfettamente, senza alcun gioco, sulla invece Exoto non aderisce perfettamente col resto del telaio. Complessivamente, il motore della Exoto è un pochino più dettagliato, più che altro un po’ più curato, specialmente nella “scalatura” delle varie componenti, che sono a volte un po’ fuori scala su CMC.

Nella vettura Exoto, il serbatoio ha un aspetto un po’ più realistico, apparendo in vero metallo. Inoltre, è completamente rimovibile, offrendo una vista senza precedenti riguardo lo sterzo e la pedaliera funzionante. Sulla versione Exoto, rimosso il serbatoio posto davanti il carburatore, è visibile un plateau rivettato in acciaio, molto bello, che mostra la sottostante struttura tubolare della vettura che comunque è presente anche sul modello CMC.

Il radiatore e gli altri componenti del modello Exoto sono più dettagliati, ma il tappo del radiatore è apribile sul modello CMC, a differenza di Exoto. I rivetti del radiatore su CMC sono troppo grandi e meno realistici, ma è pur sempre bellissimo da vedere. L’interno di tutto il vano motore è probabilmente più realistico su Exoto e presenta una qualità superiore del metallo, più lucido, con un ulteriore pannello molto sottile che va a dividere il serbatoio dell’acqua (radiatore) da quello dell’olio.
Sul serbatoio più grande, CMC presenta una bella cinghia in cuoio marrone a sostegno del serbatoio stesso, cosa che non è presente su Exoto.

La versione Exoto ha il vantaggio di poter rimuovere la carrozzeria posteriore per poter vedere meglio il motore, mentre CMC non consente la rimozione di questa parte.

L’effetto di sporco e di ruggine applicato sui tubi di scappamento della 156 F1 Exoto è esagerato per i miei gusti: risultano brutti da vedere, sembrano quasi di sughero e la vernice adoperata per tale effetto va ad ingrossare un po’ troppo le tubazioni.

SOSPENSIONI

Le sospensioni Exoto utilizzano dadi e bulloni, mentre la replica di CMC fa affidamento sui rivetti. Il rollbar in metallo grezzo è leggermente inclinato sulla Exoto mentre nella versione CMC è cromato e più verticale. Quale sia più corretto tra i due è difficle dirlo.

La CMC 156 F1 ha sfornato uno dei migliori motori mai prodotti. La versione Exoto accetta la sfida ed è forse il migliore di sempre. Stiamo parlando di alto contenuto di metallo e di un sacco di pezzi, giunti e morsetti: il motore risulta altamente cablato e dettagliato con davvero poca plastica in giro. Sul modello Exoto è possibile azionare sull’acceleratore: il comando dell’acceleratore e del carburatore funzionano realmente! Ciò significa che le valvole a farfalla si aprono quando si aziona il pedale dell’acceleratore. Davvero eccezionale.

Azionando le ruote sulla Exoto, i cuscinetti a sfera ruotano e i semiassi ed i meccanismi degli ingranaggi si azionano come avviene sulla vettura reale. Sia le sospensioni anteriori che quelle posteriori utilizzano un’architettura a giunto sferico/cuscinetto per facilitare la sospensione indipendente. I freni a disco sono squisitamente precisi, curati e forati (cosa che purtroppo mi stupisco non avvenga nel modello CMC).

Entrambi i modelli, comunque, presentano delle ottime sospensioni e dettagli, che sono però eccellenti e ancor più stupefacenti (seppur di poco) su Exoto.

I cinematismi delle sospensioni, braccetti (e i relativi cavi uscenti) sono più curati e un po’ più realistici nel modello prodotto da Exoto. Ma CMC, al solito, non scherza mica e lotta con i denti!

CONCLUSIONI

In merito al realismo, direi che CMC ha fatto un bellissimo lavoro, giocandosela quasi alla pari con Exoto. Quest’ultimo è un modello eccellente anche se in alcuni aspetti meno preciso di Exoto. Il modello Exoto aveva un prezzo di negozio di circa 400€, mentre CMC costa poco più della metà, circa 250€. Oggi sono entrambe sold-out.
I dettagli in più che presenta la versione Exoto non giustificava, a mio parere, una differenza di prezzo che era quasi del doppio. Troppo ampia. In più particolari e aspetti, direi che vince Exoto, ma in altri CMC si prende più di una rivincita.

Provando a dare una votazione: darei a caldo un 9/10 alla versione CMC ed un 9,5/10 al modello Exoto. Ma parlando di rapporto qualità/prezzo, direi che ovviamente vince CMC. Bisogna ammettere che il modello Exoto è risulta più “impressionante” e suggestivo, più realistico ma non necessariamente più bello. È più affascinante riguardo il pianale, dettagli motore e ovviamente i cinematismi relativi all’azionamento dell’acceleratore.
Sono entrambi dei bellissimi modelli, degne repliche 1:18 della mitica “Ferrari Dino 156 F1”. Chapeau a CMC mentre per Exoto non resta che congratularsi per il grande sforzo in termini di cinematismi che ha fatto sì che questo modello entrasse nell’olimpo dei migliori di sempre.

Saluti e grazie da:
Alexis Kris

Crediti foto: utente ws6_22 (diecastxchange.com)

Darius Kri
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