LA RIVINCITA DELLA LANCIA FULVIA 1.6HF DI AUTOART

Nell’ottobre del 2005, AUTOart pubblicava un nuovo modello facente parte della serie Millenium. A quel tempo AUTOart utilizzava ancora la scatola con guscio in polistirolo, molto apprezzata dai collezionisti più esigenti, per poi sostituirla, purtroppo, con la scatola finestrata con modello avvitato alla basetta nera. Furono presentati tre colori, la versione rossa, la versione bordeaux (chiamata Amaranto Montebello) e una versione in colore azzurro. Qualche anno dopo, nel 2007, arrivarono le tre versioni rally: quella di Ballestrieri/Bernacchini (San Remo), Munari/Mannucci (Monte Carlo Winner) e Ballestrieri/Bernacchini (San Remo Winner).

Ai tempi credo venissero vendute ad una cifra di circa 90 euro, un prezzo allineato coi tempi e con la qualità media del modello. Ma, come sappiamo, il mondo del modellismo è spesso alquanto “aleatorio” e “imprevedibile”. Un modello che oggi non viene richiesto e snobbato dalla maggior parte dei collezionisti, improvvisamente può essere rivalutato molti anni dopo. Beh, per un certo senso è ciò che è accaduto a questo modello, che io reputo sicuramente un bel pezzo.

Come detto prima, quando AUTOart pubblicò il modello nell’ormai lontano 2005, i collezionisti non fecero sicuramente a gara per accaparrarsene un pezzo, ma fu tutto il contrario. Il modello venne totalmente snobbato dal mondo del collezionismo. Un collezionista, mio amico, mi raccontò che i negozi lo vendettero addirittura a 50 euro per disfarsene. Lui, ai tempi, capii invece la bontà del modello e prese quasi tutte le versioni.

Il modello rimase nell’oblio sino al 2015 circa, per ben 10 anni. Ciò che mi ha sempre sorpreso è come fosse possibile un totale disinteresse per un modello del genere: la Fulvia rappresenta un grande passo per Lancia, soprattutto nella storia del rally. Forse andrebbe fatto un sondaggio di mercato. Forse la Fulvia non è così famosa nel mondo? O non piace così tanto da essere collezionata?

Fatto sta che, dopo circa 10 anni, qualcosa cambiò. Pian piano tutti i pezzi vennero venduti e “riciclati” più e più volte tra vendite private e vendite ai negozi. Pian piano la Fulvia non fu più disponibile. La rarità ha quindi fatto quella “magia” che non sempre accade. Nell’arco di qualche anno si accese dal nulla un tiepido interesse verso questo modello che pian piano ha causato un aumento delle quotazioni. La Fulvia ha quindi ottenuto una sorta di “rivincita”: il modello è ritornato alla ribalta e molti collezionisti lo hanno rivalutato ed apprezzato.

Ma se da una parte le versioni stradali hanno ottenuto la loro rivincita, con le versioni rally si è esagerato parecchio. I soliti speculatori non sono mancati all’appello proponendo le versioni rally a prezzi esorbitanti. Nello specifico la versione #14 di Munari/Mannucci (Rally Monte Carlo Winner) è stata protagonista di quotazioni oltre ogni logica, raggiungendo cifre sino a 400-450 euro, mentre nel 2007 la si comprava anche a 90 euro con un po’ di fortuna.

A parte la parentesi negativa della speculazione, la Lancia Fulvia prodotta da AUTOart, ha vissuto negli ultimi anni una seconda “vita” grazie alla rarità maturata nel tempo o forse ad una nuova generazione di collezionisti che ha rivalutato il modello. Altri collezionisti forse l’avevano semplicemente “dimenticata” o posticipata troppe volte, facendola cadere nel dimenticatoio.

È sicuramente un modello che merita, allineato in piena regola con la serie Millenium. La replica contiene molti dettagli e, pur appartenendo alla fascia media, non mancherà di sorprendervi. Se siete amanti delle auto rally d’epoca europee allora questo modello fa per voi. Lo stesso vale per la versione stradale, che ha segnato una grande pagina di questo storico marchio.

Qui trovate la nostra recensione dedicata alla versione Amaranto Montebello.

Darius Kri
Darius Kri
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