Kyosho Ferrari F40

RISTAMPA KYOSHO FERRARI F40: TRA NOVITÀ E VECCHI PROBLEMI

Pochi giorni fa, la mia collezione privata ha tentato di accogliere un nuovo membro: come da titolo, stiamo parlando della nuovissima ristampa della Ferrari F40 prodotta da Kyosho. Il modello era sold-out da parecchio tempo e, per chi voleva recuperarne una, doveva affidarsi ai privati, spesso con modelli affetti da un evidente paint-rush che non li faceva desistere dal chiedere (come se niente fosse) anche 400-450 euro. Insomma, una situazione non rosea per chi era alla ricerca di una vettura così iconica ed apribile.

Dopo parecchi anni, Kyosho ha deciso di ridare vita a questa replica con una ristampa. Per chi, come me, non possiede la prima versione è stata un’ottima notizia. Ma le paure di incappare nuovamente su di un modello che avesse problemi erano tante. Anticipo che il modello è stato rivisto: molti dettagli sono stati aggiornati, altri aggiunti e la pittura è stata trattata in modo tale da scongiurare qualsiasi forma di paint-rush.

Ma è davvero così? Ce lo auguriamo, ma sono già stato informato di alcune “esperienze” non proprio positive. Pare, infatti, che il modello soffra di un controllo qualità tutt’altro che perfetto: è facile imbattersi in difetti che vedono molte tracce di colla, elementi incollati storti, cofano posteriore che mal si chiude e problemi di vernice. Che succede? Probabilmente, i volumi di vendita degli ultimi anni sono aumentati di molto e di conseguenza la qualità ne ha risentito.

Parliamoci chiaro: il modellismo non è più di nicchia come una volta. Il numero di collezionisti è aumentato parecchio così come la richiesta (ciò spiegherebbe, in parte, anche l’aumento di prezzo degli ultimi anni). Ciò causa un crollo del controllo qualità, già di per sé altalenante in questo settore. Una situazione non di certo ottimale, specialmente su di un modello che costa in media 330 euro. Anticipo un ulteriore aspetto: anche se la replica ha ricevuto parecchi aggiornamenti, pare che lo stampo in diecast sia lo stesso di anni fa. Lo vedremo più approfonditamente nella recensione che seguirà.

Sappiamo bene come, negli anni, anche il diecast abbia ottenuto parecchie migliorie in termini di definizione e precisione delle shutlines. La F40 di Kyosho è di fatto un ibrido: i dettagli sono stati aggiornati (in parte) agli standard odierni, ma la precisione e la cura riservata alla scocca è tale e quale alla prima pubblicazione. In aggiunta, come menzionato sopra, si aggiungono problemi derivanti da un controllo qualità che sembra sempre più sbiadire.

In conclusione: è un modello da evitare? Ad ora non saprei dirlo con certezza. Mi auguro di no. Ma è un modello che, alla cifra alla quale è venduto, non può mostrare pecche del genere. La replica che ho acquistato presso un negozio italiano (che pare avere parecchi pezzi difettosi) sembrava ben realizzata ma in controluce ho subito notato piccole “areole” di forma circolare dove la pittura risulta lievemente più “rugosa”. Ho deciso dunque di restituirla e tentare di aver più fortuna altrove. Tutto ciò non rientra di certo nella normalità. La migliore soluzione resta quella di osservare il modello in negozio coi propri occhi prima di acquistarlo. Ma in pochi hanno questa fortuna. Per chi, come noi, è costretto ad acquistare online il problema è “troppo” spesso dietro l’angolo.

Seguiteci per la recensione approfondita prevista entro novembre 2023.

Darius Kri
Darius Kri
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